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Si tratta di un progetto di semplificazione iniziato qualche mese fa con la sottoscrizione di una Convenzione “per introdurre l’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nello svolgimento delle funzioni di interesse condiviso tra Camera e Comuni del territorio”, sottoscritta tra la Camera e una trentina di Comuni della provincia e finalizzata sia a facilitare l’accesso al patrimonio informativo della camera, sia ad individuare tutte le possibili forme di sinergia utili per realizzare una “semplificazione” reale delle procedure che vedono protagoniste le imprese.
Il progetto, di fatto, anticipa gli effetti del D.P.R. 160/2010 e dello Sportello Unico per le Attività Produttive e vede coinvolte, oltre alla Camera di Avellino, solo pochissime altre camere di commercio d’Italia, tra cui Lecce, Lecco e Verbania.
Sul piano operativo, il Comune diventa l’ulteriore destinatario delle pratiche di Comunicazione Unica accanto al Registro delle Imprese, all’ INAIL, all’INPS e all’ Agenzia delle Entrate, ma anche Ministero del Lavoro e CPA.
La Camera e i Comuni coinvolti hanno costituito un Tavolo di lavoro che si riunisce periodicamente e che ha portato all’individuazione delle attività per le quali è utilizzabile la SCIA, e quindi la sperimentazione, e della modulistica da adottare, primo passo per una standardizzazione delle procedure, a tutto vantaggio degli utenti, semplici cittadini o imprese che siano, che si troveranno di fronte a comportamenti condivisi e, perciò, più uniformi.
La procedura prevede che l’impresa la quale deve inviare una SCIA ad uno dei comuni aderenti alla sperimentazione non debba più recarsi fisicamente allo sportello, ma lo faccia telematicamente e con sottoscrizione digitale, per il tramite del Registro delle Imprese.
La pratica, una volta passata per la Camera, transita sulla casella di posta elettronica certificata segnalata dal comune, dal momento della ricezione il comune ha 60 giorni di tempo per effettuare i controlli, ma intanto l’impresa viene iscritta nel Registro delle Imprese e legittimamente inizia l’attività.
Nel caso in cui il comune, nell’esercizio del suo controllo, riscontrasse un impedimento, lo comunica mediante PEC, dando il relativo esito all’impresa e/o all’intermediario che ha inviato la pratica, nonché al Registro delle Imprese, che adotterà gli ulteriori provvedimenti.